martedì 22 novembre 2011

La comoda protesta Italiana

La parola Occupy ormai è diventata una forma di disagio sociale nei confronti delle istituzioni.
Oggi mezzo mondo è schiavo della male gestione economica di tutti i Governi, che per anni hanno pensato a gonfiare sempre più le loro tasche, a espandere i propri interessi mentre una bomba ad orologeria stava per esplodere, quella del disagio Sociale.
Prendiamo in esame l'Italia, il paese del buon mangiare, il paese dell'arte per eccellenza, il paese dove chiunque fa il furbo pur di passare avanti agli altri.
Io sono una vittima come tante altre di questo squallido sistema politico che prima ti illude e poi ti lascia morire in mezzo ad una strada, o per mancanza di assistenza sanitaria qualificata oppure perchè non c'è spazio per la meritocrazia.
I nostri governanti credono che alzando i tributi e le entrate statali è possibile risolvere questa grande macchia scura detta "Crisi"?!
Finchè ci sarà gente pronta a lottare per i propri ideali e per il proprio futuro e quello dei propri figli, questo di certo non accadrà, la gente è stanca e vuole cambiare il mondo.....ALT!
Ma c'è qualcosa che stona in quello che dico....di certo gli Italiani scendono in piazza solo per brindare e fare caroselli per le dimissioni di un Premier, ma se dovessero scendere in piazza per il lavoro, per le tasse, per la sanità, per il futuro dei nostri figli....bhè l'italiano resta a casa in poltrona comodo aspettando che qualcuno manifesti per lui.
Queste sono le piaghe sociali del nostro sistema malato e privo di idee, privo di voglia di riscatto.
Situazione analoga e parallela è quella del fenomeno Occupy Wall Street, la gente realmente "incazzata" è scesa in piazza ha fatto i sit-in, ha protestato, ha subito violenze dalla polizia, ma ha lottato per la sua giusta causa.
Noi italiani essendo un popolo di comodi abbiamo " Brindato " al posto di occupare Piazza Affari...quali sono ora le conseguenze?
Bene eccole qui le conseguenze : ICI, TASSE, PENSIONI, IVA al 23%, PATRIMONIALE....ma ora tutta quella gente che festeggiava in Piazza la tanto aspettata "Liberazione" dove è finita?
Basta con questo menefreghismo, basta con questa finta ignoranza...siamo un popolo vittima del nostro stesso modo di pensare, il pensare in modo gretto, chiuso e poco obiettivo.
Oggi tutti lodano il nuovo Governo, pensando che prima o poi la crisi finirà...
Questo è solo l'inizio della crisi, a quanto pare ci aspettano 10 anni di LACRIME E SANGUE. D'altronde lo sapevamo, solo che detto da un imprenditore è una cosa oscena, detto da un professore invece è rassicurante.
Io mi vergogno di essere rappresentato da questa classe politica, io mi vergogno di avere come connazionali vigliacchi, bamboccioni e gente comoda....io sono stanco di essere ammazzato di umiliazioni e soprusi.
Il mio appello non va a coloro che fanno i finiti rivoluzionari....coloro che sono iscritti ai partiti giovanili; 
Il cambiamento non ha schieramento politico, il sangue che i ns cittadini versano, per l'inefficienza sanitaria, non nessun colore politico.
Bene quando riusciremo davvero a dimostrare al mondo tutto questo?
Quando avremo il coraggio di occupare Piazza Affari?
Quando saremo in grado di occupare il piazzale d'ingresso di Camera e Senato?
Perchè non abbiamo il coraggio di esporci in prima persona al posto di nasconderci?

Quando avremo risposte tangibili e reali a queste risposte, forse nel nostro cuore ci sarà una speranza, quella speranza che sarà necessaria per garantire un futuro migliore a tutti prima di noi stessi.


I popoli devono TEMERE i governi.
I governi devono aver paura dei popoli.

Temere perché il governo italiano, quello tedesco, quello francese, il governo inglese.. E tutti governi del mondo, hanno trascinato il proprio popolo in sanguinose guerre.
Temere il proprio governo è un dovere, perché capiterà ancora, chiederà al proprio popolo di sacrificarsi per la patria, per la libertà, per tutte quelle ideologie pronte all'uso che la borghesia tiene nel cassetto.
Ti sfrutta in pace, ti fa morire in guerra, ti chiede un sacrificio durante la crisi. E la classe dominante regna imperterrita. Quando il popolo chiederà conto?

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AnToNiO

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