mercoledì 15 giugno 2011

Facebook: un fenomeno in netto declino


In Usa e in Canada, Facebook, il principe dei social network, inizia a perdere colpi. A maggio, il numero degli utenti è diminuito di 6 milioni di unità negli Stati Uniti, passando da 155,2 milioni all'inizio del mese a 1489,4 milioni alle fine del mese. Sul fronte aziendale la società di Palo Alto corre ai ripari e riesce ad assumere un ex portavoce di Bill Clinton per guidare le comunicazioni istituzionali.
Dopo il fiasco della mancata assunzione di Robert Gibbs, ex uomo stampa di Barack Obama dato in arrivo qualche mese fa, adesso è ufficiale: arriva Joe Lockhart, già portavoce della Casa Bianca durante la seconda presidenza di Clinton alla fine degli anni Novanta. Lockhart sarà il nuovo vicepresidente responsabile delle comunicazioni globali del social network più grande del mondo.

In questo ruolo si occuperà, rende noto il social network, di guidare la comunicazione aziendale negli Usa e fuori. Lockhart oggi fa il consulente di comunicazione a Washington con la società che ha fondato, Glover Park Group, mettendo a frutto i contatti e le lezioni messe insieme durante i difficili anni dello scandalo Lewinsky e dell'impeachment di Clinton.

A Facebook sbarcherà il 15 luglio, alle dipendenze di Elliot Schrage, capo del marketing. In un comunicato Schrage afferma che proprio l'esperienza di Lockhart alla Casa Bianca sarà utile a una società sottoposta a "intenso scrutinio", soprattutto prima dello sbarco in borsa atteso per l'anno prossimo.

Facebook spende sempre di più per attività di lobbying, un indicatore del peso crescente che ha nel mondo della politica. Dai documenti aziendali disponibili al pubblico si evince che nel primo trimestre di quest'anno Facebook ha speso 230.000 dollari in attività di lobbying rispetto a 41.000 nello stesso trimestre dello scorso anno.

Si "cancellano" 6 mln di utenti a maggio
A maggio, il numero degli utenti in Usa è diminuito di 6 milioni di unità negli Stati Uniti, passando da 155,2 milioni all'inizio del mese a 1489,4 milioni alle fine del mese. E la tendenza è analoga nel vicino Canada, secondo Inside Facebook, il blog specializzato che segue passo a passo il social network di Mark Zuckerberg.

Mentre Facebook inizia a sentire le prime arie di crisi, social network come Twitter e LinkedIn continuano a "tirare", alla grande, anche negli Stati Uniti. Twitter, in particolare è diventato numero due in assoluto negli Usa, in Gran Bretagna, in Germania, in Francia e in Australia. Secondo gli esperti del settore, Facebook sta iniziando a saturare il mercato americano, dove gli spazi di crescita appaiono ormai molto contenuti: per tale ragioni si suggerisce a Zuckerberg di rivolgersi sempre di più ai mercati europeo ed asiatico, con ampi potenziali spazi di crescita.

Parte del fenomeno del rallentamento Usa e canadese viene però considerato stagionale. All'inizio dell'estate molti studenti ed ex studenti si cancellano dal social network, per non lasciare tracce imbarazzanti sul web (sbornie e feste, per esempio), che potrebbero compromettere la ricerca di un primo posto di lavoro. Ci sono quindi le pressioni dei genitori di studenti minorenni, preoccupati per la protezione della privacy o anche per i fenomeni di bullismo, sempre più frequenti negli Usa, legati al social network.

Nessun commento:

Posta un commento