domenica 8 gennaio 2012

Che cos’è il SOPA



Che cos'è il SOPA

Nelle ultime settimane è in corso un dibattito molto intenso – soprattutto negli Stati Uniti, ma anche altrove – riguardo una proposta di legge in discussione al Congresso. La proposta riguarda la protezione dei diritti d'autore su Internet e ha portato a prese di posizione in un senso o nell'altro delle più grandi società e aziende attive in Rete (quasi tutte contrarie) e dell'industria musicale, cinematografica e farmaceutica (quasi tutte a favore). Non è la prima volta che vengono presentate al Congresso proposte di legge restrittive sulla pubblicazione e la pubblicità di contenuti attraverso internet, ma le proposte precedenti sono state sempre bloccate o respinte. La legge di cui si parla in questi giorni viene spesso chiamata con l'acronimo SOPA.

Che cos'è
SOPA sta per Stop Online Piracy Act, una proposta di legge in discussione alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti per contrastare la pirateria informatica e difendere i diritti d'autore su internet. Una protesta di legge sugli stessi temi e con contenuti simili, il Protect IP Act (PIPA), è stata proposta al Senato degli Stati Uniti dal senatore del Vermont Patrick Leahy, democratico, a maggio del 2011, dopo che una versione precedente della legge (nota con la sigla COICA) era stata bloccata in Senato nel 2010.

La legge è stata proposta alla fine di ottobre del 2011 dal deputato repubblicano Lamar Smith, 64 anni, e da allora ha ricevuto il sostegno di altri 31 deputati (tutti repubblicani). Smith è un politico che viene dal Texas e che è alla Camera dal 1987. In passato ha proposto leggi contro l'aborto e per consentire un maggior controllo delle forze dell'ordine sul software e sulle comunicazioni.

Che cosa dice
La versione iniziale della legge darebbe al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti il potere di chiedere un'ordinanza giudiziaria contro i siti Internet che violano i diritti di autore o ne aiutano la violazione. L'azione legale potrebbe essere chiesta anche dai detentori dei diritti d'autore. Una volta ottenuta l'ordinanza, il governo (attraverso l'ufficio dell'attorney general, il procuratore generale capo del Dipartimento di Giustizia) potrebbe imporre ai fornitori di servizi Internet (provider) di bloccare i siti sospetti e i loro canali di finanziamento. La legge stabilisce pene fino a cinque anni di carcere per i reati che sanziona. Chi è colpito dall'ordinanza ha fino a cinque giorni di tempo per presentare un appello, ma il blocco dei siti avverrebbe prima ancora che un processo stabilisca le eventuali responsabilità dei gestori dei siti.

Che conseguenze avrebbe
Sono stati presentati molti emendamenti alla legge, e la sua formulazione non è ancora definitiva, ma il nucleo del provvedimento sta nella possibilità, da parte delle autorità federali, di bloccare l'accesso, la pubblicità e i canali di finanziamento per i siti che vendono o semplicemente pubblicano illegalmente materiale protetto dai diritti d'autore negli Stati Uniti. Lo streaming di un video di cui non si possiedono i diritti d'autore sarebbe un reato punibile con il carcere, così come la vendita di merci contraffatte. Non solo: potrebbe essere considerato reato anche il semplice linkare contenuti che violano i diritti d'autore, in quanto aiuto alla loro diffusione.

I critici della legge dicono che il SOPA potrebbe obbligare i gestori dei siti a controllare preventivamente tutto il materiale che viene pubblicato dagli utenti, colpendo molto duramente i siti (come Twitter, Facebook o Youtube) che si basano in primo luogo su di esso. Uno degli emendamenti proposti intende limitare il campo di applicazione della legge ai siti registrati fuori dagli Stati Uniti. I poteri dati all'autorità giudiziaria sono molto ampi, e potrebbero arrivare fino alla censura dei risultati dei motori di ricerca e all'intervento nel Domain Name System (DNS), il sistema che distribuisce i nomi dei siti web, gestito in ultima istanza da un ente privato con sede in California, l'ICANN.

A che punto è
Tra il 14 e il 16 dicembre la proposta di legge SOPA è stata discussa alla Commissione giustizia della Camera, nella sottocommissione che si occupa delle questioni di proprietà intellettuale e di Internet. L'opposizione al provvedimento è stata molto decisa e ha presentato una cinquantina di emendamenti, il che ha portato il presidente della commissione a rimandarne la discussione a una data da definirsi.

Chi è a favore
Importanti società e associazioni professionali dell'industria cinematografica, così come aziende farmaceutiche, associazioni sportive e produttori di videogiochi, hanno espresso il loro sostegno alla proposta di legge. L'argomentazione principale dei sostenitori è di tipo economico: i danni della pirateria informatica colpiscono le società per milioni di dollari ogni anno (è in corso un dibattito sull'impatto economico e le dimensioni del fenomeno), che si traducono in perdite di posti di lavoro per i lavoratori statunitensi.

Chi è contrario
L'opposizione al SOPA è molto ampia e coinvolge diverse società importanti che operano nel settore informatico, alcune delle quali si sono riunite in un gruppo di pressione, la NetCoalition, di cui fanno parte tra gli altri Google, Yahoo, Amazon, eBay, PayPal e Wikipedia. Secondo un responsabile di NetCoalition, le società si starebbero accordando per mettere offline temporaneamente i loro siti come azione di protesta nel caso in cui il SOPA venga approvato. L'ultima tra le personalità celebri ad essersi espresse contro il SOPA è stato Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti e membro del consiglio di amministrazione di Apple.

Secondo i critici della legge, il SOPA è un attacco alla libertà di espressione su Internet, e costituirebbe un freno all'innovazione e alla nascita di nuove iniziative nel settore informatico. Molte delle grandi società informatiche riunite nel NetCoalition riconoscono comunque la necessità di nuove iniziative legislative per contrastare la pirateria informatica, ed è stata presentata al Congresso una proposta di legge alternativa, chiamata OPEN e sostenuta tra gli altri da Google e da Facebook, che interviene principalmente sul ruolo del Dipartimento di Giustizia nel mettere in atto i provvedimenti anti-pirateria. I sostenitori del SOPA si sono già espressi in senso contrario, giudicandola insufficiente.

Il deputato repubblicano Lamar Smith, che ha proposto la legge.
foto: AP Photo/J. Scott Applewhite



Dr.Antonio Pugliese iPhone

@Anon_Central, 08/01/12 10:31

Anonymous Operations (@Anon_Central)
08/01/12 10:31
#Anonymous would like to show our respect to #Banksy and his crew for showing the truth to the world in form of art. Keep it up sir.


Avete twittato su WikiLeaks? Il governo Usa vuole saperlo

HomePage - LASTAMPA.it
Il dipartimento di Giustizia ordina il sequestro di tutti i messaggi
scambiati sul social network del sito di Assange. Rivolta sul Web
Sent with Reeder


Dr.Antonio Pugliese iPhone

sabato 7 gennaio 2012

Il premier fischiato in piazza da operai e imprenditori

Libero-news.it - attualità - politica - economia - esteri ...

Contestazione nei confronti   del presidente del Consiglio Mario Monti a Reggio Emilia, in occasione  della sua visita per le celebrazione del 215° anniversario del   Tricolore. Dopo essere stato accolto da applausi nella piazza dove ha   sede il Comune di Reggio Emilia in occasione della cerimonia   dell'alzabandiera, il premier ha subito però una contestazione al suo  arrivo al teatro municipale dove ad attenderlo, tenuti però a debita   distanza, vi erano numerosi sostenitori della Lega affiancati, a   qualche decina di metri, da giovani de La Destra, mentre di fronte   alla piazza a contestare il capo del governo, vi erano alcuni   militanti di Rifondazione comunista. Tra loro nche alcuni operai e due imprenditori locali con un cappio al collo, per una protesta simbolica sulla crisi che stanno attraversando le aziende

I giovani - Nel suo lungo discorso, il premier ha detto che i giovani sono l'ispirazione delle misure che il governo ha varato e varerà. Mario Monti individua nelle nuove generazioni fonte di ispirazione e i principali destinatari dell'azione del suo esecutivo.   Parlando nella Sala Tricolore del Comune di Reggio Emili, il premier ha sottolineato che "lo sguardo ai giovani è l'orientamento necessario alla nostra azione, ma è anche, e non faccio riferimento a nessun intervento specifico, la chiave d'ispirazione delle misure che il nostro governo, con una certa rapidità e incisività, si è trovato a dover prendere nel mese scorso e continuerà a prendere ancora per qualche tempo".  Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha sottolineato l'importanza di un Paese unito, da Nord a Sud, perchè sia più forte.  dobbiamo unirci perchè l'Italia sia sempre più forte e rispettata in Europa e nel mondo".

L'Europa - Ha parlato della crisi economica e del rapporto con l'Unione europa. "Vogliamo un'Europa coi conti in ordine, anche con meccanismi severi, sono nel nostro interesse. Quanto danno l'Italia ha fatto ai propri figli, che oggi non trovano lavoro, dicendo sì a ogni istanza sociale, senza riguardo al fatto che dire dei no comporta costi politici nel presente, dire dei sì comporta costi per il futuro per quelli che non sono ancora nati. Nessun paese europeo è tanto forte da poter andare avanti da solo ad affrontare l'economia globale", ha poi aggiunto forse pensando al suo incontro del 6 gennaio con Nicolas Sarkozy.

 

 


Sent with Reeder


Dr.Antonio Pugliese iPhone

martedì 22 novembre 2011

La comoda protesta Italiana

La parola Occupy ormai è diventata una forma di disagio sociale nei confronti delle istituzioni.
Oggi mezzo mondo è schiavo della male gestione economica di tutti i Governi, che per anni hanno pensato a gonfiare sempre più le loro tasche, a espandere i propri interessi mentre una bomba ad orologeria stava per esplodere, quella del disagio Sociale.
Prendiamo in esame l'Italia, il paese del buon mangiare, il paese dell'arte per eccellenza, il paese dove chiunque fa il furbo pur di passare avanti agli altri.
Io sono una vittima come tante altre di questo squallido sistema politico che prima ti illude e poi ti lascia morire in mezzo ad una strada, o per mancanza di assistenza sanitaria qualificata oppure perchè non c'è spazio per la meritocrazia.
I nostri governanti credono che alzando i tributi e le entrate statali è possibile risolvere questa grande macchia scura detta "Crisi"?!
Finchè ci sarà gente pronta a lottare per i propri ideali e per il proprio futuro e quello dei propri figli, questo di certo non accadrà, la gente è stanca e vuole cambiare il mondo.....ALT!
Ma c'è qualcosa che stona in quello che dico....di certo gli Italiani scendono in piazza solo per brindare e fare caroselli per le dimissioni di un Premier, ma se dovessero scendere in piazza per il lavoro, per le tasse, per la sanità, per il futuro dei nostri figli....bhè l'italiano resta a casa in poltrona comodo aspettando che qualcuno manifesti per lui.
Queste sono le piaghe sociali del nostro sistema malato e privo di idee, privo di voglia di riscatto.
Situazione analoga e parallela è quella del fenomeno Occupy Wall Street, la gente realmente "incazzata" è scesa in piazza ha fatto i sit-in, ha protestato, ha subito violenze dalla polizia, ma ha lottato per la sua giusta causa.
Noi italiani essendo un popolo di comodi abbiamo " Brindato " al posto di occupare Piazza Affari...quali sono ora le conseguenze?
Bene eccole qui le conseguenze : ICI, TASSE, PENSIONI, IVA al 23%, PATRIMONIALE....ma ora tutta quella gente che festeggiava in Piazza la tanto aspettata "Liberazione" dove è finita?
Basta con questo menefreghismo, basta con questa finta ignoranza...siamo un popolo vittima del nostro stesso modo di pensare, il pensare in modo gretto, chiuso e poco obiettivo.
Oggi tutti lodano il nuovo Governo, pensando che prima o poi la crisi finirà...
Questo è solo l'inizio della crisi, a quanto pare ci aspettano 10 anni di LACRIME E SANGUE. D'altronde lo sapevamo, solo che detto da un imprenditore è una cosa oscena, detto da un professore invece è rassicurante.
Io mi vergogno di essere rappresentato da questa classe politica, io mi vergogno di avere come connazionali vigliacchi, bamboccioni e gente comoda....io sono stanco di essere ammazzato di umiliazioni e soprusi.
Il mio appello non va a coloro che fanno i finiti rivoluzionari....coloro che sono iscritti ai partiti giovanili; 
Il cambiamento non ha schieramento politico, il sangue che i ns cittadini versano, per l'inefficienza sanitaria, non nessun colore politico.
Bene quando riusciremo davvero a dimostrare al mondo tutto questo?
Quando avremo il coraggio di occupare Piazza Affari?
Quando saremo in grado di occupare il piazzale d'ingresso di Camera e Senato?
Perchè non abbiamo il coraggio di esporci in prima persona al posto di nasconderci?

Quando avremo risposte tangibili e reali a queste risposte, forse nel nostro cuore ci sarà una speranza, quella speranza che sarà necessaria per garantire un futuro migliore a tutti prima di noi stessi.


I popoli devono TEMERE i governi.
I governi devono aver paura dei popoli.

Temere perché il governo italiano, quello tedesco, quello francese, il governo inglese.. E tutti governi del mondo, hanno trascinato il proprio popolo in sanguinose guerre.
Temere il proprio governo è un dovere, perché capiterà ancora, chiederà al proprio popolo di sacrificarsi per la patria, per la libertà, per tutte quelle ideologie pronte all'uso che la borghesia tiene nel cassetto.
Ti sfrutta in pace, ti fa morire in guerra, ti chiede un sacrificio durante la crisi. E la classe dominante regna imperterrita. Quando il popolo chiederà conto?

.........






AnToNiO

venerdì 18 novembre 2011

Siri cracckato EUREKA!!! addio esclusiva Apple

Ecco qui che vi spiegherò come si è riuscito ad effettuare il crack di Siri, questo permetterà di montare Siri anche su android tra qualche tempo, ma bando alle ciance veniamo al dunque senza perdere altro tempo: Il 14 ottobre 2011, Apple ha introdotto il nuovo iPhone 4S. Una delle sue principali novità era Siri, un'applicazione assistente personale. Siri utilizza una tecnologia di elaborazione del linguaggio naturale di interagire con l'utente. È interessante notare che Apple ha spiegato che Siri funziona inviando dati ad un server remoto (che probabile che Siri funzioni solo su reti 3G o WiFi). Non è stato possibile mettere le mani sul nuovo iPhone 4S, ho deciso di avere un sneak peek di come funziona davvero. Oggi, siamo riusciti a rompere il protocollo aperto di Siri. Il risultato? siamo in grado di utilizzare motori di riconoscimento di Siri da qualsiasi dispositivo. Sì, questo significa che chiunque può ora scrivere un'applicazione Android , utilizzando il codice originale di Siri, o meglio sulla falsa riga, avendo il codice base! O utilizzare Siri su un iPad! Condividerò tutto questo con voi. Il modo migliore per chattare con un server remoto è HTTP, in quanto è il protocollo che risulta più probabile per lavorare in ogni caso. Il modo più semplice per sniffare il traffico HTTP è quello di impostare un server proxy, configurare l'iPhone per usarlo, e guardare a ciò che passa attraverso il proxy. Sorprendentemente, quanto fatto, non saremmo in grado raccogliere tutto il traffico durante l'utilizzo Siri. Così abbiamo deciso di usare tcpdump su un gateway di rete, e ci siamo resi conto che il traffico di Siri era TCP, sulla porta 443, un server a 17.174.4.4. Andando a https://17.174.4.4/ su una macchina desktop abbiamo notato che questo su server è stato presentato un certificato per guzzoni.apple.com. Quindi sembrava che Siri era in comunicazione con un server denominato guzzoni.apple.com su HTTPS. Come sapete, la "S" in HTTPS sta per "sicuro": tutto il traffico tra client e server https viene criptata. Così non abbiamo potuto leggerlo con uno sniffer. In tal caso, la soluzione più semplice è quella di falso un server HTTPS, utilizzare un server DNS falso, e vedere quali sono le richieste in arrivo. Purtroppo, le persone che lavorano dietro Siri ha fatto le cose per bene: si verifica che il certificato Guzzoni è valido, quindi non si può fingere. Beh ... hanno fatto verificare che questo sia valido, ma cosa è, è possibile aggiungere il vostro "certificato root" proprio, che consente di contrassegnare ogni certificato che si desidera e utilizzarlo come valido. Quindi, in pratica tutto quello che dovevamo fare era impostare un'autorità di certificazione SSL personalizzato, aggiungere al nostro iPhone 4S, e utilizzarlo per firmare il certificato personalizzato con uno falso "guzzoni.apple.com". Il risultato? Ha funzionato: abbiamo fatto inviare a Siri un comando per recidere l'HTTPS! Sembra che qualcuno alla Apple in questo periodo abbia perso qualche passaggio! In quel momento ci siamo resi conto come il protocollo di Siri sia opaco. Diamo un'occhiata ad una richiesta HTTP Siri. Il corpo della richiesta è binaria (ci arriveremo in quella successiva), e qui sono le intestazioni: 



ACE /ace HTTP/1.0
            Host: guzzoni.apple.com
            User-Agent: Assistant(iPhone/iPhone4,1; iPhone OS/5.0/9A334)      Ace/1.0
            Content-Length: 2000000000
            X-Ace-Host: 4620a9aa-88f4-4ac1-a49d-e2012910921





Un paio di cose interessanti: La richiesta che stiamo utilizzando è un metodo personalizzato "ACE", invece di un GET più usuale. L'URL richiesto è "/ asso" Il Content-Length è quasi 2GB. Che ovviamente non è conforme allo standard HTTP. X-Ace-host è una qualche forma di GUID. Dopo aver provato con altri iPhone4Ses diversi, questo sembra essere legato al dispositivo reale (più o meno come un UDID). Ora passiamo al corpo. Il corpo è un contenuto binari originari. Quando abbiamo guardato con un editor esadecimale, abbiamo notato che è iniziato con 0xAACCEE. Oh, sembra un'intestazione! Purtroppo, non siamo riusciti a capire nulla di quello che c'era dopo. In quel momento c'è stato da riflettere molto seriamente. Come tutte le persone che sviluppano applicazioni mobile, sappiamo che c'è una cosa che è molto importante quando si parla di una rete: la compressione. La larghezza di banda è spesso limitata, quindi di solito è una buona idea per comprimere i vostri dati. Qual è la libreria di compressione più diffuso in giro? zlib: "http://zlib.net/". E 'una libreria molto solida, davvero efficiente e potente . Così abbiamo cercato di intubare i dati binari attraverso zlib. Ma non ci siamo riusciti, ci mancava un header zlib. In quel momento abbiamo pensato "hmm, quindi c'è già questa intestazione AACCEE nel corpo della richiesta? Forse c'è ancora un po di speranza? ". A noi sviluppatori piace mantenere le cose nel sacco e uscire al momento giusto (riservatezza e cautela). 3 byte non sono una buona lunghezza per un colpo di testa. 4 si. Così abbiamo provato un-zippare dopo il 4 byte. E ha funzionato! Ora, non appena abbiamo unziped il contenuto, siamo riusciti ad ottenere alcuni dati sul nuovo codice binario. Non molto comprensibile, ma alcune parti era testuali, ottimo!. Tra questi, abbiamo spostato la nostra attenzione su un Cough: bplist00. Evviva, sembra che i dati siano alcuni plist binari. Dopo aver giochicchiato un po con questo codice binario, abbiamo capito che era fatta di pezzi: Pezzi a partire da 0x020000xxxx sono "plist" pacchetti, xxxx è la dimensione dei dati plist binario che segue l'intestazione. Pezzi a partire da 0x030000xxxx sono "ping" pacchetti, inviati dal iPhone al server di Siri per mantenere attiva la connessione. Qui xx è il numero di sequenza ping. Pezzi a partire da 0x040000xxxx sono "pong" pacchetti inviati dal server di Siri come una risposta al ping pacchetti. Senza sorpresa, xx è il numero di sequenza pong. Decifrare il contenuto di plists binario è molto semplice, si può fare su Mac OS X con il "plutil" riga di comando. O in ruby con CFPropertyList su qualsiasi piattaforma. Possiamo trarre qualche conclusione.... I dati audio: L'iPhone 4S manda davvero i dati audio grezzi. Sono compressi utilizzando il codec audio Speex, il che ha senso, in quanto è un codec specificamente pensati per il VoIP. Le firme: Iphone4s spedisce il suo idwentificatore ovunque. Quindi, se si desidera utilizzare Siri su un altro dispositivo, è ancora necessario l'identificatore di almeno un iPhone 4S. Ovviamente Apple potrebbe mettere in blacklist l'identificatore,ma finchè lo si testa per uso personale non c'è nulla da temere! Il contenuto effettivo: Il protocollo è in realtà molto, molto loquace. Il vostro iPhone invia una tonnellata di cose da server di Apple. E quei server danno risposta una quantità incredibile di informazioni. Per esempio, quando si utilizza text-to-speech, il server di Apple manda in risposta un punteggio confidenziale e il timestamp di ogni parola. Bene ecco quanto....ora fate voi:-)

giovedì 17 novembre 2011

Cosa è Google Music?!

Google lancia il proprio servizio musicale. E apre il suo "negozio digitale", sfidando l'iTunes di Apple. Gli utenti Google potranno acquistare musica tramite l'Android Market, che offrirà anche critiche di album, biografie degli artisti e video. Mountain View ha stretto accordi con le maggiori case discografiche, fra le quali Emi e Universal Music. "Potrete acquistare milioni di canzoni" afferma il direttore dei prodotti Google, Paul Joyce. Gli acquisti potranno essere effettuati tramite Android Market, che offrirà anche critiche di album, biografie degli artisti e video. La musica acquistata potrà essere condivisa tramite Google+. Le canzoni disponibili su Google Music sono 13 milioni, e potranno essere scaricate a un costo - secondo indiscrezioni - di 99 cent a fronte degli 1,29 dollari di iTunes. Google Music offrirà anche servizi esclusivi, inclusi sei concerti dei Rolling Stone che non sono stati precedentemente commercializzati, fra i quali uno registrato a Bruxelles nel 1973, considerato un classico fra i collezionisti. Google consentirà anche agli artisti indipendenti di creare per 25 dollari una loro pagina, nella quale potranno vendere musica a un prezzo che saranno loro a stabilire e condividendo con Google i guadagni. Gli artisti, vendendo musica sulla loro pagina, potranno trattenere il 70% del prezzo di vendita. Il servizio musicale sarà per ora disponibile nel Stati Uniti. "Abbiamo raggiunto un accordo con Google per la vendita del nostro catalogo" evidenzia Universal Music, una delle case discografiche che ha siglato accordi con Google. "Ci attendiamo che l'intesa di traduca in nuovi importanti ricavi per i nostri artisti", aggiunge. Sony, Emi e Merlin, oltre a Universal Music, hanno raggiunto accordi con Google. Mountain View ha introdotto cinque mesi fa il servizio di musica cloud Music Beta che, però, ha limitate capacità consentendo agli utilizzatori il back up della propria musica su server remoti e di sentirla in streaming sui cellulari o altri apparecchi.